“Perfect Blue” al cinema il 22, 23 e 24 Aprile: il film ed il connubio tra Satoshi Kon e Darren Aronofsky

Perfect Blue” sarà proiettato nelle sale cinematografiche per soli tre giorni, il 22, 23 e 24 Aprile; un’opportunità unica per gli spettatori di godersi questo capolavoro su grande schermo. “Perfect Blue” si erge come una sinfonia psicologica di profonda introspezione, intessuta magistralmente dal genio visionario di Satoshi Kon. Immergendosi nelle profondità dell’animo umano, questo capolavoro animato del 1997, evoca un viaggio tumultuoso attraverso i labirinti dell’identità e della percezione.


La trama segue il percorso angoscioso di Mima Kirigoe, una giovane icona della pop music giapponese, che si getta nell’inesplorato regno della recitazione, abbandonando la sua carriera nel mondo dello spettacolo. Tuttavia, la sua transizione verso il nuovo ruolo è segnata da una serie di eventi perturbanti che gettano un’ombra sinistra sulla sua stessa sanità mentale. Attraverso una miscela di flashback, sequenze oniriche e montaggio dinamico, Kon crea un’atmosfera sospesa tra il reale e l’immaginario, intrappolando lo spettatore in un vortice di suspense e ambiguità. Il film si snoda con maestria tra i temi dell’ossessione, della fama, e della lotta per l’identità personale, gettando una luce acuta sulla fragilità dell’ego umano.

Inizialmente presentata come una giovane donna vulnerabile, Mima mostra una combinazione di ambizione e fragilità. La sua transizione al nuovo ruolo professionale provoca una crisi identitaria, portandola a lottare per mantenere una percezione coerente di sé stessa. L’ossessione di Mima si intensifica man mano che riceve messaggi minacciosi e sperimenta allucinazioni, alimentando la sua paranoia e la sua instabilità emotiva. Questa ossessione la porta a confondere sempre più la finzione con la realtà, perdendo il contatto con ciò che è vero e ciò che è immaginato. Nonostante le sue sfide psicologiche, Mima dimostra una notevole determinazione nel perseguire i suoi obiettivi professionali e una resilienza di fronte alle avversità.

Il suo viaggio nel film riflette la lotta umana per l’identità, la percezione e la sopravvivenza nell’ambiente implacabile dello spettacolo. La sua evoluzione rappresenta una profonda esplorazione dei confini sfumati tra realtà e illusione, offrendo uno sguardo avvincente sulle debolezze e sulla forza dell’animo umano. La pellicola di Satoshi Kon è stata più volte paragonata a quella di “Black Swan” di Darren Aronofsky. Nel cuore di entrambi i film ci sono protagoniste che si trovano immerse in mondi competitivi e ossessivi – il balletto in “Black Swan” e l’industria dello spettacolo in “Perfect Blue”.

Sia “Perfect Blue” che “Black Swan” si distinguono per la loro narrazione psicologica intensa e per l’uso magistrale di elementi visivi per esplorare le sfumature più oscure della psiche umana. Entrambi i film sono celebrati per la loro capacità di trasportare lo spettatore in
un vortice di tensione emotiva e suspense psicologica, offrendo una visione avvincente e profonda della fragilità dell’essere umano di fronte all’ossessione e alla pressione del successo:

Dopo una serie di eventi sempre più angoscianti e allucinatori, Mima affronta il suo stalker, che si rivela essere una figura distorta della sua stessa psiche, una proiezione della sua ossessione e della sua instabilità mentale. Il film si conclude con una scena in cui Mima è ritratta in un nuovo ruolo cinematografico, indicando la sua rinascita e il suo rinnovato senso di identità. “Black Swan”, giunge a una conclusione altrettanto intensa e drammatica. La protagonista, Nina Sayer (interpretata da Natalie Portman), è spinta sempre più oltre i suoi limiti fisici e mentali nel tentativo di incarnare il ruolo principale nel balletto “Il lago dei cigni“. La sua ossessione perfezionista e la sua lotta con la sua oscura controparte, il Cigno Nero, raggiungono il culmine durante la performance finale. Nina si lascia andare completamente al suo lato oscuro, ma nel farlo raggiunge una forma di liberazione, anche se tragica.

La sua performance è straordinaria, ma durante il culmine dello spettacolo, Nina si suicida.

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