Luca Mazzone, meglio conosciuto con il nome d’arte “Lil Purple“, è un poliedrico direttore creativo, editore musicale per la Seven Sins Music, e front-end developer di Roma, attivo dal 2016. Il suo percorso artistico è caratterizzato da una vasta gamma di competenze, spaziando dalla produzione musicale alla grafica, dal web development al videomaking.
Attualmente, Lil Purple sta conducendo una rivoluzione artistica attraverso la sua creatura chiamata “Kyabasu“, una community che offre a creatori di ogni genere un terreno fertile per collaborare e diffondere liberamente le loro idee artistiche. Nel 2023, ha organizzato esposizioni collettive di successo, tra cui “Metamorfosi” presso Héco Trastevere, “Crazy in Loverland” presso Arthè, e “Restiamo Lucidi” in collaborazione con Semprelucida & Artivismo presso La Viletta Social Lab.
Il suo stile artistico, inizialmente radicato nell’astrattismo e ispirato al futurismo e all’impressionismo, ha subito un’evoluzione influenzata da correnti storiche come il barocco e il post-modernismo. Provenendo dalle sue radici di writers, Lil Purple ha esplorato il disegno digitale fumettistico, prendendo ispirazione da artisti Marvel come Sara Pichelli e Alessandro Cappuccio.
Luca ci guida attraverso l’essenza della sua pratica artistica, rivelando la complessa tecnica del “touring in marble” che dà forma a molte delle sue opere astratte. Un virtuoso gioco di acrilici miscelati con un medium di colla e acqua si traduce in una coreografia di colori vividi che danzano sulla tela. L’uso strategico della pasta acrilica aggiunge un elemento tattile, spingendo le opere in un reame tridimensionale che rapisce lo sguardo dell’osservatore.
Il viaggio creativo di Lil Purple, tuttavia, non si confina alle limitazioni fisiche. Attraverso l’arte digitale, l’artista si avventura in nuovi orizzonti, sfruttando le potenzialità di strumenti come Photoshop e riferimenti online. Questa sinergia tra tecnologia e tradizione dà vita a opere digitali che, nonostante l’ambito digitale, conservano l’aura artigianale e l’essenza delle creazioni tradizionali. All’interno della sua poetica artistica emerge un desiderio profondo di
comunicare attraverso il colore, di far parlare le emozioni. I colori metallizzati iridescenti diventano il suo linguaggio, un’espressione dinamica che gioca con le percezioni, trasformando la prospettiva dell’osservatore a seconda dell’angolazione e della luce. Un’esperienza visiva e sensoriale che va oltre la mera superficie delle opere, offrendo uno sguardo penetrante nel mondo emozionale e concettuale dell’artista.
La passione di Luca per l’arte astratta si nutre della gioia dell’improvvisazione e della capacità di seguire liberamente l’andamento del suo stato d’animo. Questo approccio spontaneo ha trovato radici solide grazie all’ispirazione di due artisti francesi che hanno giocato un ruolo significativo nel suo percorso artistico.
Uno dei suoi punti di riferimento è Alicia Raynaud, un’artista canadese di fama mondiale, la cui presenza su Instagram è un faro di creatività astratta e digitale. Il lavoro di Alicia ha spinto Luca a esplorare l’arte figurativa, aprendo un percorso che continua ad evolversi nel tempo. Più recentemente, Luca ha scoperto Nishe Anais Sardou, un altro talentuoso artista francese. La particolare fusione di arte astratta di Sardou, con l’uso di pasta acrilica polimerica e sostanze chimiche per creare opere corpose, ha catturato la sua attenzione. Tra gli artisti che ci ha consigliato spiccano due figure a lui vicine: bloodpurple e Anna Crespi.
Ci ha descritto due delle sue opere principali:
Nel crepuscolo di ottobre 2021, l’animo artistico ha preso forma in un’opera astratta dal titolo ‘This is Halloween’; dominata da una tavolozza di colori verde, arancione e nero, l’opera cattura il mood inquietante di Halloween, tratto distintivo della stagione autunnale. Ispirato sia alle atmosfere autunnali che alle radici pagane della festività, l’astratto evoca una sensazione di mistero e incanto proprio di quei giorni.
In contrasto con l’atmosfera gotica di ‘This is Halloween’, un secondo capolavoro emerge sotto forma di disegno digitale. Raffigurando Wanda Maximoff, Clea di Dr. Strange e Morgana, tre streghe iconiche, l’opera va oltre la superficie. La scelta di ritrarre queste figure non è casuale; mira a sottolineare una tematica di empowerment, evidenziando il cambiamento di rappresentazione delle donne nei fumetti. L’opera trascende il cliché della sessualizzazione delle donne nei fumetti, dando spazio a una caratterizzazione più profonda e significativa. Le streghe, con la loro presenza dominante, si ergono come simboli di forza e indipendenza femminile. Il messaggio di empowerment che trasmettono sottolinea la moderna rivoluzione nella rappresentazione delle donne nelle opere narrative, andando oltre gli stereotipi e abbracciando la complessità dei personaggi femminili.